Un sistema in massimo equilibrio

Per cantare è necessario:

  1. Un vibratore (corde vocali) che si muove grazie ad un getto di aria (polmoni).
  2. Un tubo (tratto vocale) che varia di morfologia per modificare i suoni.
  3. Risuonatori che amplificano l’energia.
  4. Un sistema elastico che fa sì che l’ energia non si dissipi, ma rimanga.
  5. Un sistema di programmazione dei movimenti e di controllo (SNC, propriocezione, orecchio)

In circostanze normali, il sistema fonatorio funziona per mezzo di un sistema sottile e fragile di equilibrio: l’ equilibrio pneumo-fono-articolatorio (PFA). In questo sistema in equilibrio, tutti i movimenti sono prodotti con estrema facilità e con il minimo dispendio di energia, sia i movimenti di propulsione che quelli di retrazione, cioè, di articolazione e di risonanza. In più, il ritorno è sempre alla posizione di equilibrio, con cui il sistema ritorna allo stesso punto di partenza. Possiamo concepire il sistema fonatorio come un vero SISTEMA ELASTICO

Il sistema PFA è costituito da parecchi elementi:

  1. Il produttore di energia, il soffio. L’apparato respiratorio è la forza che genera una corrente d’aria il più laminata possibile, poco turbolenta. Questa forza non è mai di propulsione, ma di ritenzione (appoggio costoaddominale), cioè, non si comporta come un generatore di forza, ma come un accumulatore di energia.
  2. Il vibratore: le CV funzionano come un sistema elastico locale che produce suono quando sono attraversate da aria, energia. La tensione deve essere quella giusta per ogni suono.
  3. La rampa di lancio o di ritenzione, la faringe. Ha bisogno sempre di una posizione corretta di lavoro. Questa rampa deve essere sempre “attiva per trovare l´angolo migliore di lancio o di ritenzione per il suono che si vuole produrre.
  4. Il punto di impatto del suono. È la zona del palato che il suono colpisce per far entrare in azione le case di risonanza. La zona palatale è molto utile come punto di impatto; tante volte questo punto di impatto può essere dentro la cavitá faringea ma deve avere una chiara strada di uscita perché in caso contrario la voce rimarrebbe all’interno e la sensazione sarebbe di ingolamento del suono.
  5. Il potenziatore del prodotto sonoro: la casa di risonanza dove il suono sarà arricchito di armonici. Questa cassa di risonanza è tutto il corpo ma il tratto vocale controllato e regolato da fuori (zigomatici e labbro superiore, labbro inferiore, mandibola, postura cervicale) sarà l´organo bersaglio.
  6. Tutto il sistema PFA è immerso in un sistema elastico regionale (muscolatura peri ed estralaringea) e un sistema elastico generale (muscolatura generale). Questo è fondamentale per capire che una tensione in una zona lontana dalla gola può ripercuotersi sulla voce.
  7. Il controllatore: il sistema nervoso. Non bisogna dimenticare che si canta col cervello e anche con le emozioni (i colori) del cervello limbico.
  8. Il regolatore: il sistema propriocettivo e l’apparecchio uditivo.
  9. Le impedenze che genera l´ambiente esterno: il suono generato nel corpo deve adattarsi a una data atmosfera.

sistema elastico

Il risultato finale è un prodotto sonoro che deve adattarsi all’ambiente e che sarà influenzato dal grado di acustica.

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