Potenziare i risuonatori

I risuonatori arricchiscono il suono glottico e lo rendono più brillante, amplifica no molte fasce di frequenze e diminuiscono gli armonici di altre. Nel corpo esistono molti risuonatori ma il più importante è quello della testa. La lingua è il muscolo che dirige la direzione del suono e che controlla il grado di tensione dei muscoli che formano il tratto vocale.

I risuonatori dipenderanno da:

  • La cassa di risonanza che dipenderà dalla permeabilità della cavità e dal tono muscolare della copertura o dalle condizioni delle pareti.
  • La postura di lavoro adeguata del canale faringeo (o rampa di lancio) per dirigere il suono verso il punto di impatto sul palato. Se la postura non è adatta l’energia del suono si dissiperà. Questa posizione dipende dallo spostamento (basculazione) dell’ epiglottide in avanti, dell’apertura della faringe (ipofaringe e mesofaringe) per la contrazione dei costrittori della faringe.

  • L’impatto del suono sul palato. Nella voce cantata è situato solitamente nel palato duro, vicino all’origine del velo palatino.
  • La quantità di pressione sonora che sarà in rapporto con la chiusura completa della glottide, con la resistenza glottica minima, con l’assenza di attrito a livello faringeo ed orale, con le perdite di pressione sonora per insufficienza velo faringea, o per assorbimento dell’energia dovuto a strutture molto assorbenti (velo del palato…) o molto rigide.
  • La direzione della risonanza. Una risonanza della zona frontale, non è la stessa cosa di una risonanza della zona parietale.
  • Il tipo di movimento. Ci sarà più risonanza quando il suono sarà generato con movimenti agili, veloci, ampi, con più vuoto nelle cavità. Dipenderà dal gioco delle strutture faringee ed orali.
  • Il grado di elasticità o l’assenza di rigidità

Le conseguenze che sono derivate da questa risonanza sono:

  • Mantenere una permeabilità nasale ampia in modo che la cassa sia sempre permeabile, anche perché è il modo migliore perché le pareti della faringe siano molli.
  • Qualsiasi movimento deve essere agile, ampio ed elastico.
  • É importante imparare a giocare con il punto di impatto della voce per cercare i diversi colori della voce. Inoltre è necessario giocare con la direzione dell’ impatto.
  • Prima di cantare, è necessario cercare una postura di lavoro adatta (basculazione dell’ epiglottide)…
  • Non stringere, ma “aprire” quando si canta: così si eludono gli attriti per chiusura faringea, o per tensione delle pareti.
  • Il tono delle pareti faringee è importante. E’ necessario mantenerle in normotensione.
  • Le perdite (fughe o dissipazioni) di energia sono un handicap per il cantante.

Il controllo del punto di impatto si fa per stimolo propriocettivo, prima di tutto stimolando con temperatura, vibrazione, o esercizio tattile della zona. La posizione di lavoro del tratto vocale e la dinamica del velo del palato si possono controllare per mezzo dell´endoscopio flessibile o con controllo tattile con un sondino sottile introdotto nella cavità nasale che arriverà fino alla zona epiglottica. La risonanza nella testa è controllata per mezzo del tatto con la mano nella testa, oppure attraverso la propriocezione.

Per ottenere e/o sfruttare una risonanza migliore abbiamo utilizzato alcuni esercizi:

  1. Cantare senza voce per scoprire la dinamica del tratto vocale soltanto con la cinestesia e la propriocezione della zona.
  2. Diminuzione della rigidità della lingua quando si canta mettendo pesi di 30-100 grammi e disponendoli nella zona mediana della lingua.
  3. Modificare il punto di impatto della voce e la direzione della risonanza per mezzo di posture (gallo cedrone, seduto con la testa fra i piedi).
  4. Aumentare la cavità del tratto vocale quando si canta, specialmente della zona faringea. Cantare mentre si sbadiglia può aiutare, emettendo il grido di lupo, o facendo manovre di iperpressione faringea del tipo di Valsalva. Ma forse il metodo più efficace è cantare con una mascherina che impedisce l’emissione del suono e produrrà un ritorno del suono sul tratto vocale e una grande apertura, specialmente, delle pareti laterali.
  5. Abbassamento glottico, della mascella, della lingua con un separatore dei molari (per esempio, un bottone o una colonna di PVC). Ciò contribuirà a farci cercare la postura giusta ,di lavoro. Non si può dimenticare che la flessione della testa abbasserà la glottide e contribuirà ad aumentare la cavità del tratto vocale.
  6. Per aumentare la risonanza nella testa e per favorire una distensione delle pareti faringee, ci aiutano i sistemi di sospensione con imbracatura, facendo in modo che la testa sia prossima al pavimento (2 – 3 centimetri). Inoltre possiamo aumentare le sensazioni di risonanza diella testa e del viso, cantando con la testa all’interno di un cilindro o rivolti verso l’ angolo di una stanza. Ma la vibrazione si sente di più quando avvolgiamo un nastro di plastica intorno alla testa ed al viso, lasciando fuori il naso e la bocca, come se fosse un turbante o una fasciatura.

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