Potenziare il vibratore

La vibrazione delle CV, quando si canta, è molto complessa poiché deve adattarsi continuamente ai cambiamenti della forma e delle dimensioni della massa muscolare ed agli spostamenti della posizione della glottide (salite e discese di forma continua). In questo lavoro, il vibratore non può smettere di essere un sistema elastico locale. Tutta la perdita minima di elasticità condizionerà la capacità di ottenere un suono di alta qualità o dissiperà l’energia. La resistenza glottale o impedenza glottica aumentata e non controllata, è il nemico più grande del cantante.

Il vibratore dipenderà da:

  • Il grado di elasticità dello sfintere glottico in riposo, ma principalmente quando è attraversato dall’aria: la relativa reazione deve essere minima, la resistenza glottale deve essere minima. Il vibratore non deve essere mai generatore di forza, poiché se lo fosse la rigidità- tensione della muscolatura sarebbe molto alta.
  • L’ adduzione delle CV deve essere precisa. Questo dipenderà dalla chiusura glottica che deve essere completa e dal tipo di approssimazione che dovrebbe essere lassa e nella zona paramediana. La basculazione delle aritenoidi è il punto focale per farlo.
  • La simmetria della funzione che dipenderà dalla simmetria della struttura morfologica e del controllore (sistema nervoso).
  • Il sistema di lubrificazione. Dipenderà dalla funzione normale della mucosa faringea e laringea (fattori infiammatori, tossici, endocrinologici, neurologici, o digestivi lo modificheranno), dalla funzione normale della mucosa nasale e dal grado ambientale di umidità. Una chiusura completa delle CV genera una pressione negativa nel piano glottico che produce una aspirazione del muco che si produce nel ventricolo.

Le conseguenze che derivano da questo concetto di punto vibratore sono:

  • Usare la quantità minima di aria nell’ispirazione in modo che le CV reagiscano con il minimo della tensione: resistenza glottica minima.
  • Mai cercare forza con la laringe (e con il collo) perché questo trasforma in rigido il sistema e rende difficile la chiusura delle CV.
  • Il modo migliore per favorire la vibrazione delle CV è una lubrificazione adatta, cercando la permeabilità costante della fossa nasale per mezzo di lavaggi quotidiani.
  • Evitare l’uso della voce fuori dalle condizioni normali (anatomo- fisiologiche) di volume o di tono: qualsiasi uso diverso richiederà imparare una tecnica che non usi la spinta della muscolatura laringea.

Il vibratore ci invia poche sensazioni e per poterlo controllare, sarà necessario farlo in forma indiretta controllando l’insufficienza glottica o la fuga d’aria (disponendo vicino alle labbra uno stetoscopio o la parte posteriore della mano, o per mezzo del controllo endoscopico quando si canta), l’elasticità del vibratore (glissando sotto il controllo dell’ endoscopio), il colpo di glottide (con uno stetoscopio vicino alla bocca).

Per ottenere e/o sfruttare una funzione migliore del vibratore vocale abbiamo utilizzato:

  • Manovre di equilibrio instabile che aiutano a trovare la massima elasticità.
  • Manipolazioni laringee per aiutare a chiudere le CV o per rompere gli stress accumulati. Possono essere passive con movimenti del collo (a destra, a sinistra …) o attive con trazioni laringee (in avanti, di lato, in rotazione …).
  • Attacco vocale morbido aiutato di una posizione vocale adatta. Cantare con lo sbadiglio aiuta. Ma lo sbadiglio, se non è fatto adeguatamente, non sempre sarà buono. Sbadigliare apre la cavità orale ma può chiudere la cavità faringea. Per questo motivo, quando si sbadiglia per cantare dovrebbe cercarsi l’apertura della faringe. Può aiutare a questo obiettivo portare la punta della lingua il più davanti possibile della bocca e discendere il pavimento della bocca.

  • Reazione minima di resistenza glottica quando la forza espiratoria normale va via. Cantare su una piattaforma instabile diminuirà in modo spettacolare la tensione dello sfintere glottico.
  • Gioco vocale per allenare il vibratore ad un autoaggiustamento quando si producono cambiamenti di tono (arpeggio, glissando…), cambiamenti di volume (crescendo, diminuendo…), cambiamenti di durata (staccato, tenuto…). La condizione migliore è fare tutto questo con il corpo in sospensione, galleggiando per esempio. Con i sistemi di sospensione per mezzo dell’ imbracatura possiamo farlo in modo adeguato.

Le CV sono il centro dell’attenzione della voce. “Hanno sempre risvegliato il senso del magico nella gente”. Oggi sappiamo che sono una parte dell’origine del suono vocale e non sempre la più importante. Un buon cantante sa sempre adattare l’impedenza dello sfintere glottico ai sovraccarichi continui.

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